segunda-feira, 23 de julho de 2007

Il mondo magico delle fiabe

La fiaba è un racconto fantastico, una storia dove protagonisti e personaggi minori si incontrano, si confrontano, entrano in lotta o si aiutano, ognuno animato da sentimenti ben definiti (la bontà o la cattiveria, l’egoismo o l’altruismo, l’amicizia, l’odio o l’amore, ecc.).
La logica del pensiero razionale che governa l’agire di noi adulti s’intreccia, nella fiaba, con quella della fantasia: il confine tra realtà (cioè tra il mondo che vede il bambino attorno a lui) ed immaginario (il mondo fantastico in cui il bambino si rifugia quando gioca) si assottiglia fino a scomparire negli animali parlanti, nelle fate e nelle streghe, negli eroi che lottano e nei personaggi che cambiano e si trasformano.
La fiaba dovrebbe avere nell’esperienza di ciascun bambino un posto importante perché offre personaggi in cui identificarsi e su cui proiettare i propri sentimenti più intensi e, a volte, inaccettabili nella realtà.
Le situazioni di paura, smarrimento, aggressione, solitudine, impotenza, tipiche della fiaba tradizionale, corrispondono così bene alle sensazioni che il bambino piccolo sperimenta da fornirgli uno scenario ideale su cui veder rappresentata la propria realtà interna fatta di timore dell’abbandono, di perdita dell’amore dei genitori, di rivalità con i fratelli, di senso d’inadeguatezza ecc..
La fiaba garantisce, infatti, dopo lotte, sofferenze e conflitti, un sicuro lieto fine; e ciò permette al bambino di vivere, attraverso i personaggi, le emozioni più intime senza averne paura.
La fiaba non ha il compito di spiegare o insegnare le condizioni di vita della società in cui il bambino vive, ma può aiutarlo a comprendere se stesso in questo mondo complesso nel quale egli deve trovare un senso.
I racconti fiabeschi considerano molto seriamente le ansie e le paure del bambino e ad esse si ispirano offrendo soluzioni, i personaggi e le vicende ripropongono i conflitti interiori del bambino, ma suggeriscono anche un modo per risolverli.
In essi viene rappresentato il messaggio secondo cui le gravi difficoltà della vita sono inevitabili e soltanto affrontandole possono essere superate.
La forma e lo stile di questi racconti sono semplici e familiari, il lieto fine è assicurato, gli avvenimenti sono collocati in un tempo e in uno spazio lontani dalla realtà quotidiana: ciò rassicura il bambino che può così accettare di “vivere” e superare (anche se solo con la fantasia) delle emozioni che nella realtà lo inquieterebbero e che in lui sono comunque presenti e non risolte.
Il bambino sa bene che la fiaba appartiene ad un mondo diverso da quello reale, ma non li confonde come a volte si può pensare; anzi, il vivere nel mondo fantastico lo aiuta a capire meglio i suoi stati d’animo e le sue emozioni.
Le fiabe si armonizzano con la mente del bambino, ma, al tempo stesso, lo aiutano a mettere ordine consentendogli d’individuare la possibilità di superare gli ostacoli per raggiungere la felicità.
Per quanto i personaggi siano mostruosi e le loro azioni cattive, l’eroe supera lo sconforto, s’ingegna nell’utilizzare le proprie capacità e giunge sempre al “.... e vissero felici e contenti”.
In questi racconti di lotte e di cattiverie non si devono temere le crudeltà o le situazioni emotivamente forti nel tentativo di proteggere il bambino da ciò che secondo gli adulti lo potrebbe spaventare, perché nelle vicende narrate si incontrano paure e timori normalmente presenti nell’età infantile e che, presentati in questo modo, offrono la possibilità di essere “vissuti”, elaborati e superati avviando il bambino sulla strada di una personalità più matura.
Poiché la fiaba è solitamente letta o raccontata da un adulto ad un bambino che non sa ancora leggere, essa ha anche una fondamentale funzione di relazione tra chi legge e chi la ascolta e la vive.
È importante che il bambino abbia la sensazione che i genitori si appassionino al racconto, condividano le sue emozioni e che rispettino i suoi pensieri intimi senza intromettersi con domande , interpretazioni o spiegazioni fino a quando egli si sentirà pronto a rivelarli.
Quindi, cari mamme e papà, tra le videocassette che rappresentano le fiabe, tenete anche un libro da leggere ai vostri bambini in qualsiasi momento abbiate del tempo da dedicare loro oppure al momento della “buona notte” perché un bimbo non è mai troppo stanco per emozionarsi e divertirsi accanto alle persone a cui più vuole bene.
(Barbara Pini - http://utenti.lycos.it/griantino)

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